MONFALCONE, 16 settembre 2016 – “Noi corriamo per Simone”: sarà questo lo slogan, fermo proposito e anche esplicita dichiarazione d’intenti, che sabato e domenica (17 e 18 settembre) risulterà ben impresso sulle magliette blu che la squadra di Settembre inVita indosserà lungo le strade di Udine. La dedica è ovviamente tutta per il piccolo bimbo di Cercivento che, costretto ad affrontare impegnative e costose cure legate a una seria patologia, verrà supportato dall’associazione, impegnata in una raccolta di fondi, anche in occasione della prima uscita ufficiale di stampo ‘podistico’ dell’edizione 2016 della kermesse benefica.
Sabato la squadra di Settembre in Vita sarà costituita da una quindicina di atleti (cinque rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, alcuni colleghi dei Vigili del Fuoco di Udine, quattro tesserati dell’A.S.D. Running Club 2 di Monfalcone, nonché alcuni altri runners di diversa provenienza) che, sotto forma di delegazione, partiranno alle 16 dalla caserma del Comando Legione Friuli Venezia Giulia in viale Venezia per raggiungere viale Ungheria dove sarà deposto un omaggio floreale davanti al cippo in memoria dei Caduti della Polizia di Stato. Ambito dove, nel dicembre del 1998, persero drammaticamente la vita tre poliziotti delle Volanti della Questura. Di seguito, dopo aver compiuto un intero giro del capoluogo friulano, intorno alle 18 la delegazione raggiungerà piazza Libertà, ospite dell’Associazione Maratonina Udinese che riceverà l’intero gruppo sul palco principale della rassegna internazionale dove una t-shirt dedicata al piccolo Simone sarà consegnata ufficialmente al primo cittadino di Cercivento, Luca Boschetti, per chiedere a tutti il massimo supporto all’iniziativa.
Il giorno successivo, domenica, i cinque Carabinieri podisti calzeranno nuovamente le scarpette da running per un impegno agonistico più severo e, indossando ancora la maglietta con lo slogan ‘Noi corriamo per Simone’, parteciperanno da protagonisti alla 17. Edizione della Maratonina Città di Udine, rivestendo sportivamente anche il delicato ruolo di ‘pacemaker’ e creando un punto di riferimento per tutti i partecipanti che puntano a chiudere l’impegnativa competizione con il tempo di un’ora e cinquanta minuti.